Coordinamento per la Pace – Trapani


02/07/2007 – Comunicato sulla fuga dal CPT di Trapani

Sbarre segate, lenzuoli annodati e un varco nella rete. Con la più classica delle fughe, una decina di immigrati reclusi nel Centro di permanenza temporanea “Serraino Vulpitta” hanno riconquistato la libertà. A pochi giorni dall’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del disegno di legge delega Amato-Ferrero sull’immigrazione, il CPT di Trapani torna a essere protagonista di una fuga di massa, a dimostrazione del fatto che il “Serraino Vulpitta” resta, oggi come ieri, un luogo di insostenibile reclusione dal quale le persone tentano di scappare in tutti i modi. Ancora una volta, gli immigrati detenuti a Trapani danno una lezione morale alla classe politica cittadina e nazionale riportando l’attenzione sulla realtà delle cose nonostante i reiterati tentativi mistificatori messi in atto dal governo Prodi. La recente visita del sottosegretario Lucidi che è tornata a Trapani per ribadire la bontà e la funzionalità delle strutture detentive per immigrati della nostra città, si configura come l’ennesimo atto di un copione istituzionale farcito di ipocrisia e cattiva coscienza. Nonostante le rassicurazioni delle autorità locali, a Trapani è ancora attivo un campo di internamento dove le persone vengono private della loro libertà per il solo fatto di essere immigrate; un campo di internamento in cui nel 1999 morirono sei persone che cercavano di riprendersi la libertà; un campo di internamento che va chiuso immediatamente come ogni altra struttura di detenzione per immigrati, in Italia e nel mondo.

CHIUDERE IL “SERRAINO VULPITTA” E TUTTI I CPT!
LIBERTÀ E DIRITTI PER TUTTI GLI IMMIGRATI!


Coordinamento per la Pace – Trapani