Coordinamento per la Pace – Trapani


Trapani, una città in gabbia – Comunicato

Si vede dall’autostrada, appena usciti da Trapani. Ed è la prima cosa che si presenta agli occhi di chi arriva. Vorremmo sbagliarci, ma temiamo di no. Quella struttura agghiacciante circondata da grate gialle e che assomiglia a un carcere di massima sicurezza dovrebbe essere il nuovo Centro di identificazione ed espulsione di Trapani. Per il nuovo lager decine di alberi che costeggiavano l’autostrada sono stati abbattuti per non ostruire la visuale di chi sorveglierà i trattenuti. La struttura è isolata, collegata alla strada statale solo da un sentiero. A pochi passi, la caserma dei Vigili del Fuoco. Un po’ più in là, la stazione dell’Agenzia Spaziale Italiana.

Prende corpo, mattone su mattone, il vecchio progetto di cui si parlava già da alcuni anni: il nuovo campo di internamento di contrada Milo, all’estrema periferia di Trapani, lontano da occhi indiscreti, più grande (più di cento posti) e più moderno. Niente a che vedere con il “Serraino Vulpitta”, un’ex casa di riposo per anziani adattata a centro di detenzione per immigrati. Troppo interno alla città, il “Vulpitta”, troppo difficile da gestire in caso di rivolte e proteste, così frequenti e drammatiche.

Il Ministero dell’Interno alza la posta ed erige un nuovo monumento al razzismo di stato. Torna a farlo a Trapani, dove può contare su una classe politica indifferente e complice che, nel migliore dei casi, ha voltato lo sguardo altrove. Nel frattempo, i poteri forti ringraziano, perché l’immigrazione è sempre un business e un centro di detenzione è un ottimo affare per chi lo costruisce e per chi lo gestirà.
Tutti coloro che, a ogni livello, stanno perpetrando questo scempio si rendono responsabili sin da ora delle infinite sofferenze dell’umanità che sarà rinchiusa in quel perimetro. Un’umanità che ha già dimostrato e ogni giorno dimostra, ovunque, di saper lottare strenuamente per ciò che di più prezioso abbiamo tutti: la libertà.

Coordinamento per la Pace – Trapani

17/11/2009

coordinamentoperlapace@yahoo.it







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